Emozioni in itinere
Padri: abbiamo un'occasione unica! Me ne sono accorto oggi, davanti a un caffè, nel solito bar dove da tanti anni mi fermo a dare uno sguardo ai giornali prima di andare in ufficio. Anche perché oggi era un ultimo giorno e come tutti gli ultimi giorni fa un po' di malinconia e una lacrima. Otto anni fa, il primo giorno che l'ho accompagnata a scuola le avevo appena insegnato a fare il laccio alle sue scarpette minuscole, questa mattina era lei che mi insegnava a sfruttare le potenzialità del bluetooth dell'auto... Ogni mattina per otto anni ho potuto rassicurarla quando era preoccupata, ripassare con lei quando era insicura, trasformare le sue paure in motivazioni, litigare per una berretta non messa, ridere a crepapelle, ascoltare insieme una canzone, vedere quella sua espressione mista fra il timore e la voglia di crescere, darle un bacio prima di vederla entrare da quel cancello con uno zaino in spalla più grande di lei! Sono stato un padre privilegiato a godere di lei tutte queste mattine. Pochi, meravigliosi minuti! Dal prossimo anno se la dovrà cavare da sola, in un'altra città, vedendo altri volti, guardando altri scenari. Dal prossimo anno... sarà grande e a me sembrerà di essere un po' perso, ma poi penserò di essere comunque e ancora un padre privilegiato perché forse godrò meno momenti con lei, ma godrò insieme a lei del suo grande sogno, anche se saremo distanti! Un sogno non è diventare una ballerina, il sogno è scoprire da protagonisti attivi ciò che ci riserva il futuro. Vi siete mai chiesti quanto è prezioso quel gesto "in itinere"? Quanto valore hanno pochi minuti di affetto? Vi siete mai chiesti come riusciamo a condizionare le giornate delle persone che ci sono care, se al mattino tiriamo fuori tutti i nostri sentimenti? Vi siete mai chiesti quanto cambia la loro e la nostra giornata? Forse faremmo meglio a chiedercelo, per renderci conto appieno del valore del tempo. Il caffè? Non sono riuscito neppure a berlo: guardavo la tazzina e sentivo scendere una lacrima dal mio volto. Mi ricorderà per sempre questo ultimo giorno: quest'ultimo passaggio verso la scuola, con accanto una figlia timorosa ma serena che ripassava in vista dell'esame di matematica. Un giorno speciale e magico. Come ogni mattina degli ultimi otto anni!