movie

L’audiovisivo ha sempre fatto parte della mia carriera di storyteller. In ogni mio racconto ci sono contributi audiovisivi significativi, ma mai avrei pensato di scrivere un film capace di ottenere un riconoscimento in un festival mondiale. Il mondo del cinema e dell’audiovisivo in generale mi attrae per l’impatto emotivo che sa avere sul pubblico e per le opportunità espressive che offre la sperimentazione. Un importante quotidiano nazionale ha scritto che il mio “marchio di fabbrica” è la narrazione applicata al cinema. Ed è vero: così è nato “Edith, una ballerina all’inferno” e così ne nasceranno altri… perché il cinema è magia e quando ci si avvicina è impossibile staccarsi.

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